Caso doping nello scialpinismo: Patrick Blanc trovato positivo alla Patrouille des Glaciers (Svizzera)
La stagione scialpinistica 2009 è alle porte, le prime gare saranno già a dicembre, ma una notizia sconvolge il mondo dell’agonismo. Pare che il campione francese Patrick Blanc sia risultato positivo all’eritropoietina (EPO) dopo i controlli alla Patrouille des Glaciers disputata in aprile e le controanalisi arrivate in questi giorni.
Della notizia se ne parlava insistentemente da maggio, poi in questi giorni è ormai giunta una comunicazione ufficiale. Alla Patrouille, Blanc faceva parte della squadra nazionale francese con Perrier e Gachet, dove arrivarono secondi, ed essendo un campionato mondiale di lunga distanza erano previsti i controlli antidoping.
La squadra francese dovrebbe essere squalificata e Blanc subire una sospensione di 2 anni, anche se si parla di controanalisi non arrivate nei tempi corretti che potrebbero invalidare il controllo.
Ma l’immagine del superbo atleta che dominò i mondiali di Cuneo 2006, vinse 3 Pierra Menta e un Trofeo Mezzalama è andata in fumo. Nessuno saprà mai se ha barato solo nell’aprile 2008 o anche negli anni precedenti. E’ solo triste pensare che anche lo scialpinismo, uno sport povero, dove pochi sono i veri professionisti, dove un po’ tutti si conoscono, vada a scivolare su un piano inclinato dove altri sport di resistenza hanno fatto rotolare alcuni dei loro campioni più celebrati (vedi ciclismo fondo e atletica).
L’unica cosa da sperare è che si tratti della classica mela marcia, d’altronde i suoi compagni di squadra Perrier e Gachet sono risultati a posto.
Peccato che a rimetterci sia tutto il mondo dello scialpinismo agonistico, che non potrà più dirsi immune da questo problema.
Essendo lo scialpinismo uno sport povero dove non girano certo grandi cifre e visti i costi dei controlli antidoping, per molti organizzatori sarà comunque difficile realizzarli, perché giustamente le poche risorse economiche che girano in questo mondo è meglio che siano destinate alla realizzazione del percorso e alla soddisfazione degli atleti, sperando nell’onestà e nella buona fede di tutti.